San Gregorio Armeno, curiosità

1. San Gregorio Armeno, storia – In origine la via dei presepi era intitolata a San Liguoro, poi si è deciso di rinominarla in onore della vicina chiesa dedicata a San Gregorio l'Illuminatore. Fu qui che le monache che trasportavano il feretro di Santa Patrizia si fermarono di colpo, come sospinte da un richiamo divino.
2. San Gregorio Armeno, i presepi - L'arte del presepe napoletano affonda le sue radici in epoca pagana, quando venivano consegnate delle offerte votive consistenti in statuine di terracotta alla dea Cerere, che avrebbe dovuto garantire fertilità. Col tempo la consuetudine si è rinnovata: a Santa Patrizia, protettrice di Napoli, e a San Gregorio venivano consegnati come ex voto statuine raffiguranti l'uomo o la donna a cui era stata concessa la grazia. Attorno alla chiesa fiorirono dunque molte botteghe artigiane specializzate nella realizzazione di statuette con sembianze umane e la tradizione continua tutt'oggi.
3. San Gregorio Armeno a Natale – Nel periodo tra la fine di novembre e l'inizio di gennaio sono tantissimi i turisti e gli stessi napoletani in strada che bisogna regolare il traffico pedonale: semafori pedonali, sensi unici o alternati diventano la normalità nei vicoli stretti del centro storico partenopeo. San Gregorio Armeno non apre solo a Natale, ma tutto l'anno. Anche in piena estate si possono acquistare statuette, presepi e corni portafortuna
4. San Gregorio Armeno, i prezzi – I prezzi delle singole statuine variano naturalmente a seconda della grandezza e dalla manifattura. Quelle in miniatura costano intorno a 4 euro, quelle medie possono arrivare a 20-30 euro o anche di più, mentre quelle di dimensioni più grandi costano addirittura diverse centinaia di euro. Lo stesso prezzo di un presepe artigianale, la struttura di sughero finemente lavorata dove posizionare le statuine, può arrivare a costare oltre un migliaio di euro e può essere dotata anche di effetti speciali.
5. I pastori classici dei presepi napoletani – La Madonna, San Giuseppe, il Bambinello da posizionare alla mezzanotte del 24 dicembre, o i Re Magi da avvicinare sempre più sul presepe man mano che ci si avvicina al 6 gennaio: sono molte le tradizioni legate al presepe napoletano. Un personaggio immancabile è quello di Benino, il pastore dormiente che sogna il presepe, da posizionare nella parte più alta del presepe.
6. San Gregorio Armeno, le statuine – Ci sono poi i pastori, che oltre ad essere dei pastori in senso stretto – quindi con una pecorella, una capretta o una mucca al seguito – possono essere anche dei commercianti comuni: il macellaio, il salumiere, il pescivendolo, e grazie ad arte in movimento de maria anche l'avvocato, l'ingegnere, la scuola e tantissimi altri.
7. Le nuove statuette di San Gregorio Armeno – Tutti hanno la possibilità di finire sul presepe, in un mix tra sacro e profano sempre molto caratteristico. E così, negli ultimi anni, si è andata diffondendo la consuetudine di realizzare statuette in onore di personaggi dello sport, della politica, dello spettacolo, vivi o morti. E così, accanto alla Natività, ecco che possono comparire Maradona, Freddie Mercury, Donald Trump, Berlusconi, i personaggi delle serie di Netflix e tantissimi altri.