La storia del Presepe Napoletano raccontata dalla Famiglia DeMaria

La storia della nascita del presepe affonda le sue radici agli inizi del XVIII secolo, quando il presepe napoletano conobbe il suo periodo di maggiore splendore e rilevanza. Inizialmente considerato un oggetto sacro di devozione nelle chiese cattoliche, presto divenne un simbolo di ammirazione nelle sontuose dimore aristocratiche. I resoconti storici e i manoscritti del XVIII secolo narrano della straordinaria maestria degli artigiani napoletani e delle stupefacenti opere d'arte realizzate, caratterizzate da una bellezza e un valore artistico straordinari. La ricchezza dei dettagli delle scene rappresentate, insieme alla perfezione dei volti dei pastori e delle figure umane e animali, suscitava negli spettatori meraviglia e ammirazione.

Durante questo periodo, i rigidi canoni liturgici lasciarono gradualmente spazio a una rappresentazione più spettacolare, con un senso del movimento e una tendenza al naturalismo. La realtà circostante divenne un elemento fondamentale della rappresentazione della natività, e in un crescendo di espressione e qualità formale, che raggiunse il suo culmine tra il terzo e il quarto ventennio del XVIII secolo, i napoletani di tutte le estrazioni sociali cominciarono a allestire i loro presepi, trasformando così la tradizione in un fenomeno popolare diffuso in tutta la città.

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